mercoledì 23 gennaio 2013

domande difficili


Mattina. 

Dopo aver trascorso quella che un pipistrello definirebbe con entusiasmo "una notte perfetta", decido di uscire a piedi per vedere se una bella sferzata di gelo riesce a portarsi via un po' di color ratto di fogna in decomposizione dalla mia faccia. 

Lungo il cammino, incontro una signora dall'aria gentile con pargolo al seguito.

Tale signora mi ferma e si lancia in una conversazione su asili e affini. 
Io perdo il filo del discorso e mi aggrappo al filo dell'immaginazione che su ali d'aquilone mi trascina in altri mondi, lontani e misteriosi.

Insomma, mi addormento. Buio totale, proprio.

Quando riemergo, mi accorgo che la signora mi sta guardando come chi ha appena fatto una domanda, ma non riceve segni vitali da troppo tempo per poterlo considerare "normale".

L'ansia mi aggroviglia lo stomaco e i pensieri. 
So che, dovendo scegliere fra dire "si" o "no", sceglierò con certezza l'opzione sbagliata. 

La mia bocca decide, senza conferire con il cervello, di pronunciare un imparziale: "boh!"


Silenzio.


"Boh nel senso che non sai come si chiama tua figlia?" 



E' seriamente necessario che mia figlia cominci a dormire la notte.



4 commenti:

  1. Quando i bimbi non dormono è un disastro per tutti... ti auguro che tutto si risolva....

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    1. Si, hai ragione...più che altro non capisco come faccia lei, totalmente insonne, ad essere attiva in modo incredibile, mentre io mi addormenterei in ogni angolo di giornata! Grazie per il tuo augurio :-)

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  2. Risposte
    1. Ha dieci mesi....dici che prima o poi cederà al fascino di Morfeo?

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