Ha perso la testa per me quando avevo 12-13 anni.
Non mostrava turbamenti per la gabbia metallica che segregava i miei denti,
né per le forme informi dell'adolescenza
e nemmeno per la nuvola di vapore che sostituiva i capelli sulla mia testa.
Anzi, tutto ciò mi rendeva perfetta a ricevere le sue attenzioni, come fossi stata disegnata apposta per meritare il suo amore.
Da allora, non mi ha più lasciata,
ma, anzi, l'attaccamento è proseguito con un ardore tale, da far risultare persino il principe delle favole un buffone con la piuma in testa.
La Sfiga è innamorata di me da tutto questo tempo e a nulla sono valsi i miei tentativi (quasi sempre falliti) di abbellimento, successo, emancipazione per farla desistere.
Il suo abbraccio è continuo, fedele.
E ieri ha deciso di farmi un altro dono, l'ennesimo. Perché la generosità è una delle sue caratteristiche più collaudate.
Ieri era un raro e luminoso giorno segnato con un cerchio rosso sul calendario: mia madre si era proposta di tenere la piccola.
E questo giorno coincideva esattamente con il giorno libero di Lui.
E questo giorno coincideva esattamente con il giorno libero di Lui.
Mille progetti frullavano nelle nostre parole entusiaste, anelanti momenti di pace e libertà. Libertà come spazio vuoto in cui inserire senza limiti alla fantasia tutto ciò che ci sarebbe andato di fare.
Ieri mattina mi sono alzata, e stavo malissimo. Influenza. Pesante.
Ieri mattina Lui si è alzato e stava malissimo. Influenza. Pesante.
Abbiamo trascorso la giornata a passarci i fazzoletti, in stato semi-vegetativo.
Caspita, sei così giovane, eppure scrivi come una scrittrice matura !
RispondiEliminaCiao, Cristina! Sono molto felice del tuo passaggio! Un abbraccio.
Elimina