lunedì 18 febbraio 2013

il fiore giallo


Ci sono giorni così.

Il tempo striscia via, sotto la porta. 
E quando mi giro a cercarlo è già buio.

La solitudine si arrampica sui muri di una casa troppo piccola. 
E mi fissa, mentre tento di cacciarla con mani stanche.

La pappa preparata una volta e sputata per terra. 
Preparata un'altra volta, in modo diverso, sputata in faccia.
Provarci di nuovo, con latte e biscotti. Urla che spaccano i vetri e sputo relativo.
Non demordere e continuare, dopo un'ora, con pera e biscotti e poi mela e pera. Sputo a fontana, manco a dirlo.

Ritrovarmi a mangiare tutto io e in modo abbastanza compulsivo, pure. 
La pappa, il latte, la pera, la mela, i biscotti. 
E anche i pianti, per non sentirli più.

Nel frattempo, guardare il mio proposito di cominciare la dieta prendere a braccetto la mia forza di volontà e allontanarsi mentre ridacchiano. Di me. 
Ma che vi ridete, dico io. 


E poi, ci sono altri giorni.

Giorni in cui mi alzo la mattina con una bimba che mi chiama mamma e, appena uscita dalla camera, mi indica la radio cominciando a sculettare e dare colpi di bacino che io neanche a diciott'anni. 
Non per niente mi chiamavano ciocco di legno.

Cominciare la giornata ballando, dovrebbero istituirla come legge categorica e universale.

Il sole che bussa alle finestre e ci invita ad uscire. 

Abbiamo sorpreso il parco che non si aspettava visite, in un lunedì mattina d'inverno. 
Era persino svestito e con baffi di neve sul viso ancora addormentato. 



quasigiovane


Ma poi si è truccato in fretta, con qualche raggio di sole e un po' di verde che, in mezzo ai rami nudi, sembra una promessa.




Non c'era quasi nessuno, se non qualche coraggioso che correva con tutta la mia stima. 
Ah! E un amico fidato, naturalmente.





Anche gli alberi volevano partecipare al nostro strano circolo, e allungavano l'ombra per sentire meglio.



Abbiamo visto un signore anziano camminare mentre scriveva. Sorridendo.

Chissà cosa scriveva, forse la voce segreta della primavera.

La primavera che spunta in mezzo alla neve.





Anche questa giornata ora mi sembra un fiore giallo, accarezzato per la prima volta dal sole e da dita piccoline. 

Questo ho pensato mentre, tornate a casa, Lei gattonava spargendo la primavera ovunque.



6 commenti:

  1. E sono queste le giornate che annullano tutto il resto, come se i pianti, le urla e tutte le difficoltà che vi si affiancano, non fossero mai esistite...e poi la primavera è vicina!!! Che bel post, mi ha messo tanta allegria. Grazie

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    1. Esatto...un attimo prima sembra tutto troppo difficile, ma basta un giorno così o forse semplicemente un momento così, per sentire profumo di primavera e dimenticarsi il freddo:-) Grazie a te, un abbraccio

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  2. E meno male che ci sono giornate cosi' che ci aiutano a superare e a dimenticare le altre di pappe sputacchiate quando son piccoli, di urla capricciose quando crescono un po' e chissà cosa altro quando cresceranno ancora di piu'...

    Grazie del fiore giallo che mi fa sorridere e sperare nella primavera ;d

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    1. Un giorno mi stavo lamentando di notti insonni, inappetenze e pianti vari con la signora che abita sotto di me. E lei mi liquidò dicendomi:"bambini piccoli, problemi piccoli!"
      Questa frase mi ha terrorizzata:-)
      Per fortuna, le giornate di fiori gialli continueranno ad esserci anche quando mia figlia sarà cresciuta. Perché è lei il mio fiore giallo.
      Grazie a te e un abbraccio ai tuoi supereroi!

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  3. Tua figlia è splendida. Quelle manine paffute che afferrano i fiorellini sono meravigliose. Non lo so, perchè purtroppo non ho avuto bambini, però penso che davvero uno sguardo della tua piccolina, una giornata serena e qualche colore nel grigio dell'inverno, ti cambiano la prospettiva. Non ti avvilire per il peso, lo perderei piano piano, non ti stressare, è una sciocchezza! Un bacio, carissima

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    1. Non è necessario avere un figlio per far cambiare colore alle giornate.
      Le piccole cose si svelano all'improvviso, proprio lì dove prima non le avevi notate.
      Ma tu lo sai già...riesci a riempire di colore anche le piccole cose, quando scrivi:-) Baci dolcezza!

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