sabato 16 febbraio 2013

un amore


C'era una volta il mare.

E il mare, un tempo, era grigio.

Pochi lo sanno, perché è un segreto che tiene rapito nei suoi abissi, celato agli occhi di chi non sa vedere.

Il mare era rimasto a guardare le creature del mondo vestirsi dei colori più belli, senza saperne scegliere uno per dipingere la sua immensità.

Così, lentamente, il desiderio di colore si spense, tingendolo di grigio. 
Grigio nostalgia.

Nonostante questo, continuava il suo lavoro e, ogni giorno, dava nutrimento ai pesci e li amava, come si amano i propri figli, e andava incontro alle rocce e le avvolgeva, definendo forme e profumi.
Cullava le barche, accompagnando alcune verso l'amata casa e altre verso viaggi senza meta.

Era maestoso e ammirato, niente spezzava la sua forza.
Ma era grigio e, poiché il grigio ha sempre fame di colore, tutti avevano paura di lui. 
Temevano di essere cancellati.

Con il tempo, il grigio si mangiò anche la nostalgia e il mare chiuse gli occhi, lasciandosi scivolare avanti e indietro.

Un giorno, sentì una nuova forma d'acqua sfiorare la sua superficie.
Acqua che non conosceva, che non gli apparteneva.
Capì che arrivava  dall'alto, dove lui non aveva mai guardato. 
In realtà, non aveva mai neanche pensato che potesse esserci qualcosa sopra di lui.

La curiosità, con mani abili, aprì i suoi occhi e per la prima volta il mare guardò in su.
Vide la marcia disordinata di mille gocce e allora chiese:

"cosa siete?"

"siamo pioggia, lacrime di cielo." Risposero.

"Cos'è il cielo?" Domandò il mare, che non ne aveva mai sentito parlare.

E mentre domandava, incrociò proprio gli occhi del cielo e le sue onde tentarono un impossibile volo, solo per raggiungere quegli occhi, solo per poterli osservare più da vicino.

Il mare si rivolse al cielo:

"perché piangi?"

La voce del cielo diventò vento:

"piango per te. Ho sentito la tua nostalgia per molto tempo e tante volte ho pianto per far scivolare giù i miei colori e donarteli.
Ma non sei più capace neanche di sentire la nostalgia e allora ho deciso che io la proverò per te. Io proverò per te tutto ciò che non sai provare."

Il mare, nella profondità del suo ventre, ascoltò la musica di una danza segreta che coinvolgeva ogni suo abitante

Il cielo gli sorrise d'azzurro, allargando il suo infinito.
Gli sorrise con un volo di gabbiani che si posarono sulla pelle del mare.

La musica degli abissi ubriacò ogni angolo degli oceani.

I gabbiani erano braccia e gambe del cielo e il mare ballò con lui, al suono di quella melodia.

Improvvisamente, il mare si fermò.

"Come puoi provare amore nel guardarmi? Io sono grigio. 
Niente in me possiede colori."

"Io sono parte di te, come puoi dire di non avere colori?" Rispose il cielo.

"Ma noi siamo così distanti, non puoi essere parte di me." 
E le sue onde grigie lasciarono volar via le ali di gabbiano.

Il cielo parlò di nuovo: 

"mio mare, quando il mondo è nato, la natura si avvolgeva su se stessa in un unico elemento e mare e cielo erano una cosa sola, indivisibile. 
Ora dimmi, se siamo stati abbracciati alla nascita del tutto, come puoi credere di essere troppo lontano da me?"

Il mare sentì un'onda nascere da quegli abissi di musica e innalzarsi con forza.
La forza di una tempesta, la forza di tutta la natura che accompagna una piccola onda che aspira al cielo.

Cresceva, cresceva sempre di più, con la ferma speranza di chi sa che sta tentando qualcosa di irraggiungibile, ma ha abbastanza amore per permettersi di provarci.

Riuscì solo a sfiorare il cielo, quel cielo che gli aveva insegnato a vedere, a danzare, ad amare.

E cadde giù.

"Cielo" disse il mare "non ci riesco, non riesco a raggiungerti."

Il cielo pianse, perché era l'unico modo per toccare l'amato mare.

La sua pioggia, allora, incontrò l'onda coraggiosa.
E tale fu l'impatto che lì, esattamente in quel punto, nacque il sole.

Esplosero i suoi raggi e precipitarono giù, come radici nel mare.
E non ci furono più parole, solo il loro eterno bacio.

Alla fine di quella luce, in lontananza, si scorgono due ombre.

Sono due ragazzi con lo stesso sorriso, gli stessi occhi. 
Al collo hanno ghirlande colorate e si tengono per mano, celebrando quel matrimonio di natura.

E proprio lì, dove finisce il bacio fra cielo e mare, inizia il loro bacio d'amore.

2 commenti:

  1. Bellissimo...! L'ho letto tutto d'un fiato...:-))))). Un bacio, carissima. Ti auguro uno splendido fine settimana.

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