giovedì 7 febbraio 2013

ha qualcosa che ricorda te


"Che bello" aveva sussurrato Lui accarezzandomi la pancia, a pochi giorni dalla nascita di nostra figlia "fra poco ci sarà con noi un piccolo essere umano che avrà negli occhi i nostri colori, uniti." 

E tutto mi sembrava molto poetico. 
Sì, perché anche se non mi sono mai amata particolarmente, mi pareva meravigliosa l'idea di riconoscere in mia figlia un naso simile a quello di Lui, accanto ad una bocca simile alla mia. 
Una sorta di testimonianza del nostro amore che lei si sarebbe portata sempre nel sorriso.

Qualche giorno dopo, quando mi posarono la piccola appena nata sulla pancia, l'ostetrica urlò, carica di entusiasmo:"Oddio, è uguale al padre!" 

Da allora, è stata tutta una declinazione di quella prima osservazione. 

Chiariamoci. 
Lei non somiglia al padre. 
E' esattamente Lui. 
Una perfetta riproduzione miniaturizzata.
Non è mia intenzione negarlo. 
E non sono per niente infastidita da questa evidente clonazione. 
Non si può essere infastiditi dagli occhi di cui ti sei innamorata anni prima, che ti guardano dal viso di tua figlia.
  
Quello che mi turba -leggermente- sono i costanti commenti esterni.


Scena uno:

La nostra vicina di casa, rivolta a me:
"Ma sei sicura che sia tua figlia? No, perché non ha davvero niente che possa ricondurre neanche minimamente a te."


Scena due.

L'erborista intona una romantica serenata di complimenti, riferiti a mia figlia e al padre che la tiene fra le braccia.

Ad un certo punto, si volta verso di me:
"Ha bisogno di qualcosa, signora?"

"No, veramente sono con loro." 

L'erborista, rivolta a Lui, con l'espressione di chi ha capito tutto:
"Ah, guardi, per un certo periodo anch'io mi portavo sempre dietro la baby-sitter. Quando sono così piccoli è difficile fare tutto da soli!"


Scena tre.

"Scusi, ma a chi somiglia questa bambina? Perché a lei no di sicuro."
Dolce vecchietta sull'autobus. Alla quale avevo appena offerto il mio posto per sedersi.


E così via. 


Ma tutto questo è niente in confronto alla di Lui affabile nonna.

Ogni e ripeto Ogni e sottolineo Ogni volta che andiamo da lei, comincia a chiamare mia figlia con il nome di Lui, per poi gongolare.

Una volta emersa con fatica dalla risata di compiacimento, si riferisce a me chiedendo (per pura curiosità scientifica): 
"Ma qualcuno dice per caso che ti somiglia? No, perché a me non sembra." 

Stessa identica frase. Tutte le volte. A ripetizione.


Fino ad oggi.


Stasera, infatti, la tenera nonnina mi ha dedicato una vigorosa pacca sulla spalla e ha proclamato con fare solenne:
"La bambina è cambiata! Forse adesso c'è qualcosa che ricorda anche te!"

Con animo trepidante, l'ho invitata a continuare.

E lei, soddisfatta:

"L'orecchio destro, mi sembra, vero?"




8 commenti:

  1. La gente ....che strana!!!!!
    Qui la situazione e' invertita, Cestìno e' la mia fotocopia, in più e' nato con tantissimi capelli, ma tanti sul serio, ed i padre li porta rasati a zero. Non ti dico le battute!!! Dopo un po' però stufano, hai ragione !!! Anche perché i figli cambiano e tanto, e soprattutto acquisiscono gli atteggiamenti del genitori al cui sesso appartengono. Oggi Cestìno ha due anni e mezzo, continua ad assomigliarmi ma i suoi gesti, il suo modo di camminare, di tenere le mani in tasca, di guardare e parlare, e' identico al padre, ma identico sul serio ed io mi innamoro sempre di più di entrambi, ogni giorno che passa.

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    1. Quello che scrivi è bellissimo. Ed è proprio questo innamoramento che dona un vero significato alla parola famiglia, non le somiglianze!

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  2. Anche da noi uguale. Anche a me hanno chiesto se ero la tata una volta che ero in giro da sola con la bambina, o hanno fatto commenti del tipo "ah somiglierà al padre, perchè a te non somiglia per niente"
    Fai te che a un anno da sola rispondeva ai commenti dicendo "mia mamma" e indicandomi!
    Però ora che ha sei anni invece si vede che è tanto figlia mia.
    Ha preso tutto il mio carattere. Le mie ansie, le mie paure, la mia pignoleria e la mia isteria. Però anche il mio sorriso e la mia voglia di cantare sempre. Ecco. :-)

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    1. E cosa importa del resto se canta e sorride come te e con te? :-)

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  3. No, scusa, ma ti capitano persone davvero insensibili o un po' cattive, come nel caso della nonnastra ;-). Senza nulla togliere al tuo amore, che è sicuramente una splendida persona, la piccola magari ti somiglierà nel carattere dolce e scriverà benissimo da grande, come la sua mamma!! Baci carissima

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    1. Le tue parole mi appiccicano sempre un sorriso sul viso!
      La visione della nonnastra, che sembra davvero una strega delle favole (ma quelle originali e un po' inquietanti), produce in mia figlia una risposta di pianto a singhiozzo. Insomma, fa esattamente quello che vorrei fare io. Questa somiglianza mi basta :-)
      Baci a te

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  4. Ma... e l'orecchio sinistro? Guarda, non ci dormo la notte, non farmi preoccupare... :-) Sempre incantevoli i tuoi post. Un abbraccio.

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    1. Infatti! Mi sembrava che mia figlia avesse le orecchie uguali, sarei stata pronta a giurarlo! E, invece, pare di no. Forse l'orecchio sinistro è a punta, come le fate. Solo che possono vederlo solo i personaggi delle fiabe, come ad esempio le streghe, appunto ;-)

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