domenica 10 agosto 2014

Peter

Va bene. 
Io di sicuro con Peter ho dei trascorsi.
Se sento parlare di lui, ancora le gambe mi diventano budino. 
Al caramello con cuore di cioccolata, più precisamente.

Ho incontrato per la prima volta la sua storia, raccontata da James M. Barrie, a nove anni. Forse anche meno.
E mi sono innamorata. 
Di uno che, per sua natura, non sa amare. Ovvio. Story of my life.

Ma io lo sapevo che un giorno sarebbe venuto a prendermi. Lo sapevo con una certezza quasi scientifica. 
Tanto che la finestra, quella piccola con le imposte di legno verde, non rimaneva chiusa nemmeno per una notte. 
E questo ancora oggi per molto tempo.

Ragazzina un tantinello squilibrata? Sicuramente.

Ed ecco perché imbattermi in questo video è stato IL MALE.







Dico solo che Wendy, in confronto a me, ha avuto una reazione pacata.

Ho pianto come se Peter Pan fosse stato davanti a me e mi avesse chiesto di seguirlo sull'isola. 
Ho fatto vedere questo video a tutti quelli che conosco e, ogni volta, mi partono i brividi dalla pancia. 
Penso che non accetterò mai una proposta di matrimonio diversa da questa.

E mi chiedo perché l'amore non possa essere così tutti i giorni. 

Dicono che ci si annoierebbe, a lungo andare. Che si perderebbe il senso della straordinarietà, perché lentamente comincerebbe a vestirsi come l'ordinarietà.
E, a quel punto, chi le distinguerebbe più?
Ma io non credo che questo varrebbe per me. Davvero. 
Non mi stancherei mai, io.

E poi, chi lo dice che straordinario e quotidiano siano incompatibili?
Magari se si incontrassero dentro ad ogni giorno, se solo si conoscessero meglio, finirebbero per innamorarsi perdutamente l'uno dell'altro.


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