mercoledì 6 marzo 2013

inganno d'amore


Era la prima volta che incontrava un coetaneo.

L'aveva visto da lontano e, veloce come la spontaneità che non perde tempo a pensare, si era avvicinata per raggiungerlo. 

Non aveva nessuna importanza che non lo conoscesse affatto, perché quando si incontra qualcuno e gli occhi si illuminano, questo può bastare.
Quanto vorrei saperlo dire al mio timore di guardare negli occhi le persone.

Lei l'ha rincorso, sfidando la tenace timidezza che portava lui a nascondersi, quasi intimorito da quel raggio di luce improvviso che lo inseguiva.

Ma resistere a lungo a un un sorriso che ti cerca è complicato.

Così, in poco tempo, lui ha mollato la lunga gonna della diffidenza a cui stava aggrappato e ha allungato una mano verso quella di lei, incontrandola, come una rondine che trova finalmente un rifugio caldo e ci si posa sopra. 
E un orecchio attento può sentire un sospiro di gioia.

Loro due sono rimasti fermi così, a guardare la carezza nata nelle loro mani. 
Come se la vedessero per la prima volta, o forse era davvero la prima volta. 

E se qualcuno avesse fatto una foto, in quel preciso momento, avrebbe fotografato il primo respiro della dolcezza. 

E avrebbe potuto appenderlo alle pareti del mondo, pezzo per pezzo. 
Anche solo per ricordare che le nostre mani sanno fare questo. 



Poi, all'improvviso, lei ha mollato la presa e, con balzo felino, ha afferrato il biberon che lui stringeva nell'altra manina ed è schizzata via, gattonando ai trecento all'ora e ridendo per lasciar libera la soddisfazione che le premeva nel petto.

Lui è rimasto pietrificato, troppo incredulo persino per scoppiare a piangere. 



Ed io che cominciavo a chiedermi se fosse sbagliato leggere a mia figlia così tante favole d'amore alla sera, che magari correvo il rischio di farla diventare troppo sognatrice fragile e indifesa. 

9 commenti:

  1. Dolcissimo post...ma secondo me la piccola voleva solo alleggerire l'atmosfera, non ingannare!
    p.s.Favole d'amore, perchè no..è bello sognare, ma non troppe principesse incapaci, eh?

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    1. Allora diciamo che lei è molto molto molto brava ad alleggerire, quasi annullare, l'atmosfera! :-)
      Riguardo le favole, sono d'accordo con te...le principesse incapaci non mi sono mai state troppo simpatiche!
      Un abbraccio grande!

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  2. Guarda, non so se sorridere o intenerirmi a questo aneddoto. Le bambine nascondono una furbizia che lascia davvero pietrificati i poveri maschietti :-). Guardarli interagire è sempre una scoperta. Un bacio, dolce mammina :-)

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    1. Hai proprio ragione, sai? Guardarli interagire è come scoprire tutto per la prima volta.
      E, a volte, scoprire un nuovo significato nascosto dentro cose semplici e quotidiane.
      Tutto questo mi piace molto! :-)
      Ti abbraccio forte forte forte!

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    2. Come forse saprai non ho avuto figli, purtroppo e mio malgrado. Oggi sono felice di poter osservare il bambino di mia sorella e mi rendo conto che essere zia è una consolazione ma comunque preziosa. Vedere crescere un bambino da vicino è una fonte di ricchezza straordinaria!! Ti bacio, cara

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    3. Immaginavo non avessi figli, ma non sapevo fosse tuo malgrado.
      Io credo, da quel poco che conosco di te, che tu sia una persona molto luminosa. Di una luce che fa stare bene e attira cose belle.
      Per questo ti immagino circondata da bellezza. La bellezza delle tue parole che sembrano sempre una danza, la bellezza di ricci rossi che avvolgono pensieri pazzerelli, la bellezza dell'amore ricambiato, la bellezza di chi ti incontra e sorride perché è questo che sei tu: portatrice sana di sorrisi.
      La bellezza, ora, di un bambino tutto nuovo che presto ti chiamerà zia e la tua luce diventerà ancora più forte. Io ti abbraccio e gioisco con te di tutto questo.

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    4. Posso dirti solo grazie, grazie perché, nonostante non ci sia un volto o una voce dietro le tue bellissime parole, sento la dolce presenza di un'amica <3

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  3. «Ed ecco un nuovo gioco:
    tutti giù per terra
    Marcondiro'ndero
    tutti a colorare la terra
    Marcondiro'ndà.
    Tu muovi il giallo nel verde
    ed ecco inventato il girasole;
    tu muovi il bianco nel giallo
    ed ecco fatta la margherita
    Marcondiro'dero
    che bel mondo colorato
    Marcondiro'ndà.
    (...)»

    Bambino, bambina, siete meravigliosi.
    Un abbraccio infinito alle due mamme.
    La dolcezza e le carezze della vita abitano da voi.
    Abitano da te, cara, come il gatto che poco tempo fa hai dipinto di rosa.
    Grazie per i sorrisi che regali.

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    1. Grazie a te, per le tue parole che lasciano sempre un girotondo di colori dietro di loro. :-)

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